Tutta la nostra solidarietà e vicinanza alle ragazze romane che hanno subito una tremenda aggressione a Napoli, qualche giorno fa. Vittime di odio transfobico, le due sono state aggredite, derubate e stuprate da un gruppetto di ragazzi, come se fossero degli oggetti da passarsi senza alcun rispetto. Un caso terribile, ancor più insostenibile perché non si tratta certo di un caso isolato.
Se purtroppo la violenza sulle donne è endemica nella società italiana di retaggio patriarcale, sappiamo bene quanto possa essere ancora più feroce, cieca e sistematica la violenza contro le persone trans. Per loro la discriminazione è all’ordine del giorno e il loro vissuto viene sminuito costantemente dalla politica, dalle istituzioni, persino dai media.
“Speriamo che le due ragazze ottengano giustizia quanto più velocemente possibile, ma non possiamo non ricordare che l’Italia ha un livello altissimo di discriminazione delle persone trans e che manca ancora una legge contro i crimini d’odio, nonostante le pressioni regolari da parte dell’Unione Europea”, commenta Mario Colamarino, presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli.
“Se vogliamo iniziare a porre un freno a questa violenza bisogna smettere di polemizzare su inesistenti teorie gender e cominciare a lavorare seriamente, introducendo l’educazione affettiva nelle scuole, ampliando la carriera alias a tutti gli ambiti, formando adeguatamente il personale pubblico. Insomma, facendo tutto ciò che si richiede a una società improntata al rispetto dei diritti di tutte e tutti.”
